TERSICORE (MUSA DELLA DANZA)

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Descrizione iconografica e stilistica opera:

Capolavoro realizzato da Antonio Canova datato 1811; inizialmente concepita nel 1808 come ritratto in veste di musa di Alexandrina Bleschamps, moglie di Lucien Bonaparte, fratello di Napoleone, ma per motivi ancora da chiarire nella commissione era subentrato il conte Sommariva e il volto della Tersicore aveva assunto l’attuale fisionomia idealizzata.

La scultura raffigura la Musa Tersicore, protettrice della danza e del canto corale, accompagnata dal tradizionale attributo iconografico della lira tenuta nella mano sinistra. realizzata in gesso, opera a tutto tondo straordinaria per la sensibilità plastica nella resa della posa e del panneggio.

Figura femminile panneggiata. Si appoggia a destra a un sostegno architettonico. Il volto è voltato di profilo, verso destra. Il gesso è segnato dai forellini lasciati dai riferimenti metallici usati per il trasferimento in marmo della statua.

Note sull’Autore:

Nato a possagno nel 1757 e morto a venezia nel 1822 è stato uno dei più grandi scultori e pittori italiani.

 

Notizie storiche sull’Originale:

Si tratta dell’ultima opera d’arte acquistata da Luigi Magnani poco prima di morire, nel 1984, proveniente da una collezione privata, dopo aver fatto parte della collezione del conte Giovan Battista Sommariva, uno dei più illustri e singolari collezionisti italiani dell’epoca napoleonica.

È il modello in gesso originale usato da Canova per l’esecuzione della versione in marmo della statua, che apparteneva anch’essa a Giovan Battista Sommariva ed era conservata nella sua residenza di Parigi.

Esistono varie versioni dell’opera (volontà di Antonio Canova di replicare lo stesso soggetto in vari materiali e in varie dimensioni)

 

Miti, leggende e curiosità connesse all’Opera:

La tersicore è una delle nove muse della mitologia greca, figlia di Zeus e Mnemosine, è la protettrice della danza, in genere raffigurata vestita con classici abiti da aedo (cantore professionista nell’antica grecia) e testa decorata da una corona di alloro; nella mano sinistra la Lira, tradizionale strumento classico, con il quale accompagna le danzatrici da cui viene circondata

Il suo nome deriva dalla parola Tersicoreo quindi “legato alla danza”.

 

Link utili, bibliografia, fonti, materiali consultati: 

villacarlotta.it / lombardiabeniculturali.it / wikipedia.org / archeologiavocidalpassato.com 

 

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